lunedì 29 giugno 2015

Droni ed Expo



"Belvedere in città" è un progetto realizzato da Expo Milano 2015 e Telecom Italia che ci permette di intuire come gli APR rappresentino una nuova utile risorsa, a favore dei cittadini, anche per visionare l'evoluzione di cantieri di opere pubbliche. Infatti secondo Roberto Arditti (direttore comunicazioni e relazioni esterne della manifestazione) questo è:
"Un progetto che, oltre ad aiutare la narrazione di questa avventura, è un importante momento di trasparenza, perché permette di vedere il cantiere crescere giorno dopo giorno, regalando la possibilità di entrare, anche se solo con lo sguardo, in uno spazio di solito chiuso ed inaccessibile."

Questa iniziativa prevedeva una serie di appuntamenti fissi, uno a settimana, nei quali un drone, comandato da un pilota dotato di certificato ENAC, sorvolava il cantiere per girare riprese a diverse altezze; le riprese saranno poi condivise attraverso la Rete nei canali mediatici di Expo Milano 2015.  Dai filmati si notano mezzi pesanti da lavoro fermi poiché per ragioni di sicurezza queste operazioni sono state effettuate durante la pausa pranzo degli operai e dei tecnici del cantiere, quindi per evitare che il volo del drone intralciasse i lavori.

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By Nemesi & Partners srl

Expo Milano 2015, mettendo da parte le legittime critiche di carattere politico, è indubbiamente una importante vetrina per iniziative di questo genere, e secondo me sarà necessario che queste vengano riproposte e normate per altre grandi opere pubbliche, in modo da garantire maggiore trasparenza e una partecipazione diretta degli investitori (noi).

Un nuovo palasport, una restaurazione di un monumento, un nuovo giardino comunale, ... sono alcuni dei numerosi casi in cui vengono investite grosse somme di denaro pubblico e delle quali molto spesso, attraverso i media, ci è nota la cattiva gestione. Adesso esiste un modo non particolarmente oneroso per controllare se le tabelle di marcia vengono rispettate o se il cantiere cade nel limbo dal quale è difficile uscirne. Sarà questa la svolta che ci renderà giustizia?

giovedì 11 giugno 2015

Sicurezza e Droni

Dopo aver parlato brevemente della storia degli APR, è bene discutere sul loro particolare impiego nella sicurezza del territorio. Dall’impiego militare con l’adozione del “Predator” da parte dell’Aeronautica Militare, per attività di sorveglianza del territorio e intelligence, si è passati all’adozione di droni messi a disposizione anche per le Forze dell’Ordine, protezione civile e agenzie di vigilanza.

MQ-9 Reaper (Predator B)
Fonte: dronemagazine.it
Drone ad ala fissa-FlySecur
Fonte: forzaroma.info

Il drone assegnato alla polizia, usato per la prevenzione di reati,indagini e ordine pubblico, è,come mostrato sopra in figura, il FlySecur. Grazie a questo silenzioso APR è possibile, monitorare dall’alto il territorio effettuando anche pedinamenti a medio-corto raggio. E’ in grado di svolgere anche missioni in completa autonomia trasmettendo in tempo reale video e dati alla stazione di terra.


Come la Polizia, anche la Croce Rossa Italiana è stata dotata di APR (Quadricotteri ed Esacotteri) per operazioni di soccorso, in quanto ha preso parte al progetto SAPR. Una particolarità di questi droni consiste nella possibilità di effettuare una fotogrammetria aerea della zona, ovvero di costruire un modello 3D della zona d'intervento in modo da vedere in tempi brevi la gravità dell'emergenza così da poter gestire e coordinare meglio e più velocemente le azioni di intervento. Infatti nell'Aeroporto di Bologna si è tenuta un esercitazione che prevedeva anche l'utilizzo degli APR in un operazione di soccorso a seguito di un incidente aereo. Qui di seguito c'è il video dell'esercitazione:



Questo modo di impiegare la tecnologia, invece di essere utilizzata solo per scopi bellici, ha reso più semplice e più efficiente lo svolgimento di numerose attività che vanno dall'impiego commerciale al loro impiego nella sicurezza del territorio. La sicurezza di cose o persone deve essere garantita dal drone ma allo stesso tempo lo stesso, se non usato con le dovute precauzioni, potrebbe procurare danni alle stesse persone o cose.
Per questo, l'ENAC ha deliberato un regolamento nel 2013 che riguarda l'utilizzo degli APR, infatti Claudio Cannella, manager con requisiti Enac per l'organizzazione di voli con droni, afferma :

<<Con la nuova regolamentazione, i droni devono garantire livelli di sicurezza paragonabili a quelli di un aereo. Significa che non è più un’attività che una persona possa svolgere da sola: occorre un’organizzazione autorizzata, che assicuri aeronavigabilità continua con manutenzione, formazione dei piloti, valutazione dei rischi e altro. Il target di sicurezza, per l’Enac, è un incidente ogni milione di ore>>


              Saluti, Andrea Pavone

venerdì 5 giugno 2015

Volare con un APR


Con il termine APR si fa riferimento a quella classe di velivoli a pilotaggio remoto meglio conosciuti come droni.
Se siete felici possessori di un APR ecco alcuni consigli utili e fondamentali da rispettare stando all'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) per poter volare in tutta legalità (tratto dalla normativa ENAC sugli APR):



  • Non potete trasportare merci pericolose (art.6 com. 5)
  • Dovete essere muniti del un manuale di volo del vostro APR (art. 8 com. 3)
  • Dovete volare ad almeno 150m da aree urbane e persone  zone militari, ferrovie stazioni e aereoporti per questi ultimi 8 km, attenzione poichè queste distanze vanno rispettate anche in caso di avaria (art. 1 com. a)
  • Non potete volare in caso di scarsa luminosità e dovete trovarvi in spazi aerei non controllati
  • Se state volando per conto di terzi dovete avere stipulato un contratto per l' attribuzione delle responsabilità in caso di danni dovuti al volo del vostro APR
  • Dovete muinirvi del contrassegno ENAC da applicare sia sull' APR che sulla stazione di terra (GCS) (art. 9)
  • Dovete essere muniti di un'assicurazione per danno contro terzi (art. 20)
  • Dovete rispettare la privacy altrui in caso di riprese aeree (art. 22)


Questi brevi consigli sono soltanto delle prime precauzioni da osservare prima di poter operare con il vostro APR per essere certi di essere nei limiti di legge bisogna comunque leggere per intero la normativa.


Per quanto riguarda la sicurezza l'ENAC è stata molto rigida in quanto richiede un'assicurazione per eventuali danni a cose o persone, ma se questi potessero essere ridotti o addirittura evitati?!
L'ente per il volo civile non richiede specifiche dotazioni per ridurre la forza d'impatto in caso di avaria, anche se sono in sperimentazione e anche in commercio moltissime soluzioni da airbag a veri e propri paracaduti.
L'azienda Skycat , ad esempio, ha creato e commercializzato un paracadute per Droni con sistema di espulsione remoto.


             
 rilascio paracadute visione on board                                                            rilascio paracadute visione remota

I video si trovano sul sito di Skycat alla home-page c'è anche una sezione shop in cui è possibile acquistare un paracadute per il vostro drone.


E' importante valutare bene il peso e la struttura del APR, in molti casi è difficile che arrivi a terra intatto, ogni paracadute è pensato per dei pesi specifici dunque è necessario acquistare quello adeguato, l'azienda sopra citata copre droni fino ad 11 kg anche se in alcuni casi i pesi consigliati sono inferiori per rientrare in un safe-range più ampio

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Quando si parla di paracaduti bisogna comunque tenere in considerazione che questi ultimi sono utili nel momento in cui il pilota si trova in contatto visivo con il drone e non tengono conto di potenziali pericoli derivati da assenza di visuale o di eventuali avarie. 

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