Dopo aver
parlato brevemente della storia degli APR, è bene discutere sul loro
particolare impiego nella sicurezza del territorio. Dall’impiego militare con
l’adozione del “Predator” da parte dell’Aeronautica Militare, per attività di
sorveglianza del territorio e intelligence, si è passati all’adozione di droni
messi a disposizione anche per le Forze dell’Ordine, protezione civile e
agenzie di vigilanza.
MQ-9 Reaper (Predator B) Fonte: dronemagazine.it |
Drone ad ala fissa-FlySecur Fonte: forzaroma.info |
Il drone
assegnato alla polizia, usato per la prevenzione di reati,indagini e ordine
pubblico, è,come mostrato sopra in figura, il FlySecur. Grazie a questo
silenzioso APR è possibile, monitorare dall’alto il territorio effettuando
anche pedinamenti a medio-corto raggio. E’ in grado di svolgere anche missioni
in completa autonomia trasmettendo in tempo reale video e dati alla stazione di
terra.
Come la
Polizia, anche la Croce Rossa Italiana è stata dotata di APR (Quadricotteri ed Esacotteri) per operazioni di
soccorso, in quanto ha preso parte al progetto SAPR. Una particolarità di questi droni consiste nella possibilità di
effettuare una fotogrammetria aerea della zona, ovvero di costruire un modello 3D della zona d'intervento in modo da vedere in tempi brevi la gravità dell'emergenza così da poter gestire e coordinare meglio e più velocemente le azioni di intervento. Infatti nell'Aeroporto di Bologna si è tenuta un esercitazione che prevedeva anche l'utilizzo degli APR in un operazione di soccorso a seguito di un incidente aereo. Qui di seguito c'è il video dell'esercitazione:
Questo modo di impiegare la tecnologia, invece di essere utilizzata solo per scopi bellici, ha reso più semplice e più efficiente lo svolgimento di numerose attività che vanno dall'impiego commerciale al loro impiego nella sicurezza del territorio. La sicurezza di cose o persone deve essere garantita dal drone ma allo stesso tempo lo stesso, se non usato con le dovute precauzioni, potrebbe procurare danni alle stesse persone o cose.
Per questo, l'ENAC ha deliberato un regolamento nel 2013 che riguarda l'utilizzo degli APR, infatti Claudio Cannella, manager con requisiti Enac per l'organizzazione di voli con droni, afferma :
<<Con la nuova regolamentazione, i droni devono garantire livelli di sicurezza paragonabili a quelli di un aereo. Significa che non è più un’attività che una persona possa svolgere da sola: occorre un’organizzazione autorizzata, che assicuri aeronavigabilità continua con manutenzione, formazione dei piloti, valutazione dei rischi e altro. Il target di sicurezza, per l’Enac, è un incidente ogni milione di ore>>
Saluti, Andrea Pavone
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