sabato 30 maggio 2015

Droni: alla portata di tutti

Gli APR (mezzi aerei a pilotaggio remoto), noti principalmente con il più d'effetto termine "droni", sono aeromobili caratterizzati dall'assenza di un equipaggio umano a bordo. A terra piloti muniti di radiocomando o altri sistemi di controllo governano il loro volo.



Insieme al rapido progresso tecnologico degli ultimi 15 anni i droni si sono imposti come forte realtà per tantissime applicazioni, oltre a quelle militari già citate nel post precedente, in quanto il loro utilizzo non comporta pericoli per il pilota e consente spesso un minor costo delle operazioni. Quindi per via della loro versatilità e della loro diffusione come hobby, sono disponibili numerosi modelli commerciali di multi-rotori e aeroplani pronti all'uso a partire da poche decine di euro.



L'ultima frontiera degli APR è costituita dall'implemento di hardware libero Arduino, con il quale l'utente può assemblare entro i limiti concessi dalla legge il proprio drone affinché, attraverso la scrittura di un opportuno software, si possano raggiungere livelli di personalizzazione mai visti in precedenza. Ne risulta così un prodotto che risponde pienamente alle finalità di utilizzo con costi significativamente ridotti rispetto ad un drone preassemblato. Si può supportare ad esempio con un "Radio failsafe", utile nel caso in cui venga perso il contatto tra il radiocomando e il ricevitore del controllo di volo.

Grazie a guide facilmente reperibili da internet, un piccolo budget e buona volontà, è possibile costruirsi un drone a FPV (First Person View). Questo tipo di drone permette una vista in prima persona ed è equipaggiato con videocamera e trasmettitore accoppiati con un display LCD e un ricevitore sul terreno. Il monitor FPV opzionalmente può avere un "on-screen display" (visualizzazione in sovrimpressione) che aiuta a mantenere l'orientamento del velivolo e fornisce informazioni aggiuntive.

Filmato del volo FPV di Richard Evans registrato dalla stazione a terra.



venerdì 29 maggio 2015

Evoluzione dei Droni

Salve a tutti, in questo post vi spiegherò cosa sono i droni e come si sono sviluppati nel corso della storia.
Prima di tutto diamo una definizione alla parola “drone”, la quale indica un Aeromobile a Pilotaggio Remoto(APR) ovvero un mezzo aereo senza equipaggio interno governato a terra da un pilota tramite un sistema di controllo del volo (flight control system) che permette di interagire con il computer di bordo dell’aeromobile.
Fonte:http://www.edroni.it

Come per molte tecnologie, i droni inizialmente vennero impiegati solo in operazioni militari in missioni di spionaggio e bombardamento, impiego che tutt’oggi è in forte aumento, per poi essere convertiti all’utilizzo civile.

Il primo drone in assoluto della storia è nato nel 1849; composto da palloni caricati con esplosivo, vennero usati dagli Austriaci per attaccare Venezia, alcuni dei quali, a causa del vento, tornarono indietro e colpirono gli austriaci stessi. 
Un successivo utilizzo si ebbe durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale durante le quali venne sviluppato un aeroplano automatico, comandato tramite impulsi radio e stabilizzato mediante giroscopi, il quale non ebbe un pratico impiego a causa dei problemi dovuti al raggio d’azione dei segnali radio in quanto determinava la perdita di controllo dell’aeromobile.
Sperry Flying Torpedo della US Navy
Fonte: http://www.massacritica.eu

Molto curiosa è la derivazione del nome di questi aeromobili automatici (“drone”). Infatti il primo veivolo che più si avvicina all’idea che abbiamo oggi di drone fu la Henschel 293/294 (Tedesca), radiocomandata da piloti presenti sul veivolo “accompagnatore”,
Dalla foto si può vedere come la Henschel veniva sganciato dal veivolo accompagnatore.
studiata molto dagli Alleati e sperimentata a pieno dopo la fine della guerra. Il motore di questo veivolo produceva un rumore simile al ronzio di un calabrone e proprio per questo motivo decisero di dargli il nomignolo drone (in inglese indica l’esemplare maschio dell’ape).

Già a questo punto si può vedere come questa tecnologia si sia evoluta enormemente dal primo tentativo effettuato dagli Austriaci; In seguito ai progressi tecnologici è stato possibile costruire un drone funzionante in grado di agganciare il bersaglio e colpirlo in un raggio di 11 km.

Agli inizi del XXI secolo, dato che gli APR hanno dimostrato di avere ampia versatilità, finalmente si è avuta la loro conversione per l’utilizzo civile in quanto impiegati nella sorveglianza aerea delle coltivazioni, operazioni di ricerca, di salvataggio o di monitoraggio di zone particolarmente ostili, quali incendi o zone soggette a terremoti, oppure utilizzati da persone appassionate che impiegano il loro tempo partecipando a raduni e dibattiti inerenti al mondo dei droni.


                                                             

Questa tecnologia, inizialmente ideata a scopo bellico per poi essere utilizzata in ambito civile, ha portato grossi vantaggi sia dal punto di vista della sicurezza che commerciale, in quanto ha portato alla diminuzione del tempo d'intervento o, in ambito commerciale, di consegna aumentando così la fiducia delle persone nei veivoli senza pilota.


                                                                                                             Saluti, Andrea Pavone.  


















martedì 26 maggio 2015

il PoliTo e i Droni

Grazie all'OpenSource è sempre più facile creare e customizzare oggetti in base alle proprie esigenze, più nello specifico grazie alle tecnologie fornite da Arduino, azienda produttrice di hardware, è possibile creare Droni fai-da-te.

Per poter far volare il proprio "giocattolo" con pochi spiccioli in confronto alle grandi quantità di denaro necessarie per acquistare un drone già funzionante bisogna avere delle competenze basilari di programmazione, anche se con poco sforzo e qualche tutorial di Arduino si può avere una infarinatura di base, inoltre ovviamente è necessario installare il software appropriato: IDE arduino, infine occorre avere una struttura su cui installare le componenti che vogliamo  il nostro drone abbia.

Essendo una piattaforma open il luogo più appropriato per reperire informazioni e ricevere consigli è ovviamente la community di Arduino, per i più esperti o smanettoni esiste anche una piattaforma on line denominata GitHub, sulla quale è possibile reperire del software già sviluppato o caricare il proprio e condividerlo con tutti. 

La community DIY Drones ha creato l'Ardupilot, con questo termine si intende l'insieme dei software prodotti per lo sviluppo e il volo di qualunque oggetto dotato di arduino.
Nel caso specifico dei droni è stato creato l'Arducopter software che permette la configurazione di un drone con frame da quattro a dieci rotori.

Grazie alla facile reperibilità del software e la semplicità di utilizzo il team FUSED (flying unmanned seeking device) del Politecnico di Torino sta ricercando possibili applicazioni dei droni sia in campo industriale sia per utilizzi quotidiani.
Il drone FUSED X e un seguitore d'antenna (arancione) stampato interamente in 3d


I ragazzi del team FUSED, come primo progetto, si erano prefissi la ricerca di superstiti dopo una valanga tuttavia, date alcune difficoltà di tipo burocratico, hanno deciso di creare un drone capace di fornire supporto e riprese aeree customizzate ad altri team dell'ateneo.

mercoledì 13 maggio 2015

La mia prima volta

Buonasera a tutti i lettori del blog, sono Matia Crisafulli e oggi vi racconterò la mia prima esperienza on-line.

La mia prima volta con internet la ricordo un po' sfocata a dirla tutta, avevo circa poco più di undici anni e già si sentiva nell'aria un po' di voglia di social, dunque tutti, o quasi tutti, i miei compagni di scuola erano iscritti a Windows Messenger, il popolare ma ormai decaduto, servizio di messaggistica in tempo reale di casa Microsoft.

Dopo essermi iscritto ho iniziato a notare che si poteva ampliare l'esperienza su Messenger scaricando dei plug-in appositi, ciò permetteva di "customizzare" il proprio nick-name con colori e emoticons, da quì è partita la mia scoperta del web, cercavo sempre nuovi contenuti e addons da aggiungere al mio Custom-Messenger, Il primo ostacolo che ho incontrato è stato Internet Explorer,lentissimo e protetto da un parental control che mi stava davvero troppo stretto, così ho iniziato a cercare nuovi Web browser liberi da queste restrizioni e ho trovato un comodissimo e utilissimo Mozilla Firefox.


Ben presto stanco di utilizzare MSN (messenger)  ho cominciato a cercare di capire cosa altro era possibile fare con un computer e con una connessione ad internet, tuttavia essendo un ragazzino di undici anni  non sapevo cosa si potesse fare di più, ma grazie a qualche amico a scuola ho scoperto un po' il mondo dei videogame sul PC, ricordo che il primo in assoluto è stato Black Thorn , come si dice oggi uno spara tutto in prima persona  (FPS, first person shooting).


All'inizio non avevo compreso appieno le potenzialità di Internet, e dei motori di ricerca, oggi non riuscirei a fare a meno di Google e le ragioni sono molto più che ovvie, non solo per quanto concerne la ricerca di informazioni ma anche per il grandissimo numero di servizi offerti, tra cui Inbox, Foto, Drive, Hangouts,  Maps e Youtube.





venerdì 8 maggio 2015

Il nostro primo incontro

Salve a tutti, questa è la prima volta che scrivo su un blog e colgo questa occasione per parlarvi brevemente di come è stato il mio primo incontro con il mondo virtuale di internet.

Al giorno d’oggi internet è una parte integrante della nostra vita, lo viviamo ogni giorno in modi diversi, dall’effettuare ricerche all’interagire con persone attraverso piattaforme sociali quali Facebook, Twitter ecc… Ma se torniamo indietro nel tempo, all’incirca di una decina di anni fa, possiamo notare l’incredibile differenza di come percepivamo internet rispetto a come lo percepiamo ora.

Per quanto mi riguarda, il primo contatto che ho avuto con internet è avvenuto qualche mese dopo la mia comunione alla quale ricevetti il mio primo computer. Ovviamente ero felicissimo di avere tra le mani un computer, come alcuni dei miei amici, ma non lo ero del tutto perché pensavo che non fosse completo senza una connessione a internet; infatti alcuni mesi dopo, con una chiavetta USB, finalmente potevo interfacciarmi anche io in questo mondo virtuale di cui sentivo tanto parlare.

Le prime volte che sono andato su internet, ho effettuato alcune ricerche su alcuni siti che sentivo dai miei amici, i quali avevano già un po’ di esperienza, attraverso il primo motore di ricerca che abbia mai usato e che ho continuato ad usare fino ad oggi, ovvero Google.

Fonte: blogoscoped.com
Dopo sono venuto a conoscenza di YouTube sul quale potevo sentire tutte le canzoni che conoscevo, e la prima che ascoltai fu Master of Puppets dei Metallica.


Diciamo che per i primi due-tre anni usavo internet in questo modo, facendo ricerche e ascoltando musica. Un giorno però venni a conoscenza di Windows Live Messanger (oggi quasi estinto) con il quale era possibile chattare con i propri amici anche stando seduti davanti al computer di casa propria; e da qui iniziarono i pomeriggi passati davanti al computer a mandare messaggi e “trilli” (sempre dopo aver studiato sia chiaro ahaha).
Fonte: artigosetutoriais.blogspot.it

Con il passare degli anni questo mondo virtuale ha avuto uno sviluppo incredibile con la creazione di nuove piattaforme sociali, siti creati da società per effettuare operazione online, blog, film in streaming e tanto altro. Siamo davanti ad un vero e proprio Universo il quale sembra non avere limiti, e quel mondo che tutti noi abbiamo conosciuto dieci anni fa, ora, è solo un lontano ricordo.


Saluti, Andrea Pavone

giovedì 7 maggio 2015

Una nuova prospettiva

Il mio primo approccio al mondo del web è un ricordo sbiadito, benché ora, essendo studente di ingegneria al politecnico di Torino, internet sia diventato un mezzo fondamentale per la mia carriera universitaria.

Immagine in Creative Commons by photosteve101
(Fonte: Flickr.com)


























Più di 10 anni fa, nei tempi in cui lo schermo piatto era una recentissima innovazione , ho iniziato a scoprire le enormi potenzialità di google che mi permetteva di accedere a qualsiasi contenuto come per magia e molto probabilmente le mie prime “rapide” ricerche erano indirizzate a consigli e cheat su videogiochi. “Rapide” perché ogni minuto di connessione in più gravava sensibilmente sulla bolletta e il modem a 56k occupava la linea telefonica. Perciò inizialmente, anche a causa delle lunghe e noiose attese di caricamento di internet explorer, che non permettevano una grande economia sul tempo, le ricerche scolastiche erano limitate alle enciclopedie cartacee.

Successivamente, per merito della crescente diffusione dell’ ADSL tra i miei coetanei e alla nascita del web 2.0, internet inizia ad assumere una funzione sociale: MSN! Con l'ausilio di un indirizzo email avevo non solo l’opportunità di mettermi in contatto con persone parecchio distanti, ma ora potevo quasi fare a meno del telefono per organizzare uscite con gli amici. Così, anche grazie all' opportunità di condividere file multimediali per esempio via Youtube, prendono forma identità virtuali che mi permettono di confrontarmi democraticamente anche con gli altri "cittadini" del "villaggio globale" (Marshall McLuhan), quindi per scambi di opinioni su un particolare film o album musicale.

Immagine in Creative Commons by aquopshilton
(Fonte Flickr.com)
Nella misura in cui acquisivo esperienza e con il progressivo aumento del numero medio di ore trascorse al giorno navigando, ho imparato a riconoscere soprattutto i lati più cupi di questo mondo come le ormai ben note email truffa, pubblicità ingannevoli o false informazioni delle quali qualsiasi internauta ha riscontro quotidianamente. Tuttavia anche adesso rimango diffidente circa il materiale informatico che circola su internet e la fonte assume un ruolo più importante dello stesso contenuto.

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